domenica 15 marzo 2009

gf del conero: ci si diverte lo stesso, ma l'organizzazione è bocciata su tutti i fronti

Dopo un inverno freddo e piovoso, con l'arrivo della stagione granfondistica, il meteo è stato nuovamente favorevole, anche se - incontentabile quale sono - avrei gradito più sole e meno vento.

La divisione delle griglie alla Conero è solo teorica in quanto ciascuno entra dove vuole e nessuno fa nulla per evitarlo; questo aggrava un avvio di corsa già reso problematico dal difficile percorso urbano (caratterizzato un manto stradale in pessime condizioni e da frequenti, pericolosissimi e mai segnalati spartitraffico e rotonde).

Il ritmo è buono, ma neanche la separazione dei percorsi permette di guadagnare il proprio spazio vitale.

La gara vera purtroppo per me finisce presto, infatti complice la disorganizzazione assoluta, in un tratto di salita, una rotonda inspiegabilmente non presidiata dopo il passaggio di di una prima parte del gruppo di testa viene ad essere bloccata dagli autoveicoli "spezzando" irreparabilmente in due il gruppo e facendo perdere a me e ad un compagno di squadra le ruote migliori.

A nulla sono valsi i notevoli sforzi fatti per provare a rientrare, così dopo alcuni km di forcing estremo ci siamo rassegnati a farci riassorbire dal gruppo degli inseguitori.

Sappiamo bene che sarebbe stato opportuno portarsi in prossimità della testa dal gruppo proprio per evitare cose di questo tipo, ma davvero non ce ne è stato il modo e lo spazio (ovviamente senza prendere rischi eccessivi).

Per il resto gran noia fino a Numana con scarsissima collaborazione del folto gruppo di persone.

Inutile rimarcare la posizione dei ristori sempre sbagliata e l'assoluta assenza di collaborazione degli addetti; per fortuna temperatura e cielo abbastanza coperto non hanno reso la cosa troppo problematica.

Ulteriore critica riguarda il fatto che ad esempio il nostro nutrito gruppo è stato lasciato senza alcuna scorta tecnica, con conseguenti numerose situazioni di pericolo e non pochi disagi nell'affrontare i vari passaggi urbani spesso caratterizzati dal traffico e dal passeggio domenicale.

Poi per fortuna sono arrivate la "salite" finali ed anche complice la lotta per la prima posizione femminile (o meglio la bagarre tra i rispettivi gregari) la situazione si è decisamente rianimata.

Così il finale ha avuto un ottimo ritmo ed è stato decisamente divertente.

Abbiamo animato e risposto a diversi tentativi di fuga, ma l'unico risultato utile è stato quello di sfoltire un pò il gruppo.

Per fortuna essendo davanti ho affrontato nelle migliori condizioni la lunga e pericolosissima discesa che caratterizza l'arrivo di questa granfondo, così nonostante le pessime condizioni della strada e diverse curve davvero strette sono arrivato sano e salvo ed anche in buona posizione (secondo - almeno all'interno del gruppo degli inseguitori).
Meno bene la classifica assoluta 82° del lungo (poi come ormai consuetudine retrocesso di qualche posizione causa comparsa di strani nomi in classifica ...), ma questo - come detto - era inevitabile conseguenza dei problemi della prima parte di gara.

Ristoro all'arrivo davvero ridicolo, docce poco segnalate.

Pasta party inavvicinabile per la lunghissima ed estenuante coda formatasi.
Se aggiungiamo un pacco gara poverello, non resta che bocciare senza appello la gran fondo del Conero 2009.


Classifica - PERCORSO LUNGO
Pos Pett Cognome Nome Sex Cat Tempo Media PosCat
85 36 MATALONI EZIO M A1 03:23:30.30 35,38 23
90 608 CIANFLONE MAURIZIO M A3 03:23:30.90 35,38 30
206 369 MARCONI CARLO M A2 03:32:33.20 33,87 48
243 961 PEZZA ROBERTO M A4 03:45:38.80 31,91 37

Nessun commento:

Posta un commento